In vacanza, è
capitato anche a me di voler uscire dagli schemi, e per questo frotte
di gente rituffata nel traffico di vicoli meno spessi, si permette
almeno il lusso di mandare in vacanza cervello e buon senso.
Nel pieno d'una
domenica d'estate è legittimo fermarsi sullla soglia della sera in
uno dei tanti bar con tavolini all'aperto delle nostre magnifiche
città italiane. Aperitivo è l'epiteto, aperitivo fa figo, come la
voglia di tornare bambini tuffandosi nelle migliaia di possibilità
unte, disponibili al palato croccante.
Eravamo lì, in
attesa, ad un tavolo, in attesa di una sedia per un nostro amico
appartenente alla razza umana. Di fronte a noi le passate vestigia di
una mucca diventata borsa era scarsamente disponibile a mettersi a
tracolla su di una normale spalliera. Era necessaria la seduta anche
per quella possibile reincarnazione in altro essere vivente, così
diceva il suo possessore dai lunghi capelli castani con una venatura
di grigio.
Alla nostra
sinistra campeggiava sulla sedia, con il muso sul tavolino di un
delizioso civuaua, imboccato deliziosamente ad altezza uomo dal suo
educato padrone, dai corti capelli con striature d'argento,
sicuramente fine conoscitore di buona educazione e norme igeniche.
Ad un invito di
poterci cortesemente dare la sedia per farci accomodare, per gli
appartenenti alla specie bipeda, che della sedia facciamo filosofia,
i cari possessori di aninali morti, o leccanti, aprivano le mani a
reclamare i diritti delle creature. Dolci discepoli di San Francesco
e del Dalai Lama.
Ci siamo alzati e
abbiamo preferito fuggire di fronte a tanto rispettoso reclamo per la
vita d'altre specie.
Mi sono chiesta se
poi magari quelle belle facce di compassione sono le stesse che si
mangiano una sana braciola davanti alla televisione, mentre i barconi
di immigrati affondano nel Mediterraneo.
Eppure sono della
specie bipeda, forse qualcosa in comune ce la dovremmo avere, almeno
la compassione per il simile. Si, per la bestia simile.
Poi esclamano,
pure, che c'è crisi e non c'è più posto per gli italiani, salvo
nella cabina elettorale a mettere un solco convito sullla lega.
Ma si che c'entra,
la disperazione merita un lungo cammino di redenzione. Prima di poter
avere il posto del cane.